Tempi di percorrenza dei sentieri in montagna
Nelle nostre escursioni in montagna spesso ci troviamo al consueto dilemma su quanto tempo sarà necessario per percorrere un certo itinerario, magari senza avere a disposizione i tempi riportati nella tabelle dei segnavia CAI/SAT, o ci troviamo a dover rispondere a qualche altra persona che, ritenendoci più preparati, ci chiede informazioni in merito ai tempi di percorrenza dei vari sentieri. Tale questione potrebbe essere un po’ complicata, in quanto risente molto dalla preparazione di ogni singola persona. Vi sono comunque delle indicazioni utili sui tempi medi di percorrenza, che vedremo qui di seguito. In ogni caso un consiglio personale è quello di prendere nota dei vostri tempi di percorrenza (bastano per iniziare 5/10 itinerari che avete percorso) così da capire quale sia la vostra andatura media: vedrete che non sarà difficile e per contro vi risulterà molto utile nella programmazione delle escursioni future.
Trattandosi di escursioni in montagna è di fondamentale importanza capire il dislivello orario che un escursionista riesce a percorrere: mediamente, ad andatura escursionistica, in 1 ora (1h) si guadagnano 350-400 m di quota. Quindi se l’itinerario che intendo percorrere ha un dislivello complessivo di 800 m dovrò considerare un tempo di 2h/2h15′ per la sola salita. Questo dato, molto semplice da ricordare, nella maggior parte dei casi è di per se sufficiente per individuare abbastanza correttamente i tempi di percorrenza. Tuttavia serve tenere presente alcuni altri punti, per evitare errori che, in alcuni casi, potrebbero essere anche importanti. Il primo è che normalmente consideriamo il dislivello complessivo come la differenza fra la quota di partenza ed il punto più alto della nostra escursione: se questo è vero nella maggior parte dei casi, devo considerare che se un percorso è caratterizzato da molti ‘sali e scendi’, come sono spesso gli itinerari nelle nostre Prealpi, o se vi sono importanti discese ad interrompere la salita verso la nostra meta, devo sommare tutti i dislivelli parziali per poter capire quale sia l’effettivo dislivello complessivo. Altro fattore da tenere in considerazione è lo sviluppo complessivo del nostro itinerario: solitamente come detto impieghiamo 1h per percorrere 400 m di quota, ma se il nostro itinerario ha una pendenza molto debole e si sviluppa per molti chilometri dovrò considerare un tempo di percorrenza maggiore. Mediamente a piedi si percorrono 4 km lineari in 1h, e se normalmente tale dato può essere trascurato in montagna (in quanto considero il dislivello medio percorso) devo tenerne conto nel momento in cui pianifico un percorso con un notevole sviluppo. Dovrò quindi sommare al tempo di salita derivante dal calcolo del dislivello il tempo che impiego a percorre la distanza lineare. Con un esempio cerchiamo di chiarire: se immagino di percorrere un itinerario con 1000 m di dislivello ma con uno sviluppo di 10 km non è sufficiente considerare il tempo di 2h30′ (1000 m dislivello / 400 m di salita che percorro in 1h=2h30′), ma visto il notevole sviluppo dovrò sommare il tempo di 2h30′ (10 km distanza lineare / 4 km orari in piano = 2h30′), così da ottenere complessivamente il tempo di 5h. Mediante questo ultimo metodo, di semplice calcolo e che trovate indicato in molti testi o pagine internet, si arriva in genere a sovrastimare il reale tempo di percorrenza (cosa che non è sempre così male, sicuramente meglio di sottostimare).
Un metodo alternativo è quello che si basa sul concetto di ‘sforzo equivalente’, ovvero si considera che i km da percorrere derivano da gli effettivi km lineari (in piano) a cui si sommano dei km ‘equivalenti’, derivanti dal considerare di dover percorrere 1 km in più ogni 100 m di dislivello in salita. Nell’esempio sopra riportato, con questo metodo, risulterebbero 10 km + 8 km ‘equivalenti’ (essendo 800 m di dislivello) = 18 km; considerando sempre la media di 4 km orari il tempo complessivo che risulta è di 4h30′. Questo metodo, seppur un po’ più complicato, in genere arriva ad un valore più corretto. Serve anche considerare che nel programmare escursioni con notevole dislivello, in genere superiore ai 1000/1200 m in salita (quindi superiore alle 3h in salita), difficilmente riusciremo a tenere una velocità di salita costante, in quanto a causa della stanchezza il nostro passo rallenterà, seppur di poco, e quindi dovrò tenerne conto (magari considerando non più 400 m di dislivello/ora ma 300/350 m). Naturalmente tutti i tempi riportati si considerano soste escluse e, non ultimo, si deve considerare anche il tempo di rientro: mediamente nel ritorno (in discesa quindi) potete considerare che con un’andatura normale saranno necessari circa i 2/3 del tempo di salita, un po’ meno se si percorrono le discese ad un’andatura elevata.
Riassumendo le indicazioni che vi ho sopra riportato possono essere un valido aiuto in fase di pianificazione, ma come detto vi risulterà molto più utile capire la vostra velocità di percorrenza media sulla base delle escursioni effettuate in passato. Molto poi dipenderà anche da cosa volete fare nella vostra escursione: io stesso passo da superare i 1000 m di dislivello orario in salita quando esco per un trail fino a non arrivare a 300m di dislivello orario se esco per un’escursione fotografica!