Erba trinità (Hepatica nobilis)
L’erba trinità (Hepatica nobilis) viene chiamata, come molte altre piante, anche con altri nomi, i più comuni dei quali sono anemone fegatella (che richiama il fegato, così come il nome latino del genere) o trifoglio epatico (trifoglio dalle foglie a 3 lobi, epatico per richiamare il fegato). Il nome latino del genere, Hepatica, deriva dal colore della pagina inferiore delle foglie, che ricorda quello del fegato. Il nome della specie, nobilis, sta per indicare che la specie è conosciuta, nota, in quanto anticamente si supponeva che potesse avere proprietà terapeutiche per il fegato (questo fatto capitava spesso anche per altre piante, che ricordano nel colore o nella forma parti anatomiche dell’uomo, e per questo associate ad asse per la cura che potevano dare). Dal punto di vista strettamente sistematico (scienza che si occupa della classificazione delle specie viventi) alcuni tendono a ricomprendere l’Hepatica nobilis nel più grande genere Anemone, e per questo in alcuni testi tale pianta è riportata con il nome di Anemone hepatica.
Appartiene alla famiglia delle Ranunculaceae, ed è formata da un corto rizoma (fusto sotterraneo, simile ad una radice) da cui dipartono le radici, le caratteristiche foglie a tre lobi, la cui pagina inferiore ricorda per colorazione quella del fegato, ed i scapi fioriferi: con scapi si intendono gli assi fioriferi piuttosto allungati ma che sono privi di foglie. Come tutte o quasi le Ranunculaceae anche l’erba trinità, contrariamente a quanto si pensava anticamente, è tossica. Per quanto riguarda l’habitat predilige i boschi, con una distribuzione altitudinali fra la collina e la montagna (dai 100 ai 1500/1800 m circa), prediligendo i terreni calcarei. Come altre piante del sottobosco fiorisce precocemente, fra i mesi di febbraio e maggio.