Bucaneve (Galanthus nivalis) e Campanellino (Leucojum vernum)
Fra i segni dell’arrivo della primavera ci sono sicuramente questi due fiori, che spesso vengono confusi uno con l’altro, e che solitamente facciamo rientrare sotto il nome comune di bucaneve, proprio perché spesso fioriscono sulle ultime macchie di neve: in realtà si tratta del vero bucaneve, il cui nome specifico è Galanthus nivalis, ed il campanellino, il cui nome specifico è Leucojum vernum. Queste due piante tuttavia sono ‘parenti’, essendo entrambe appartenenti alla famiglia delle Amaryllidaceae (che comprende anche il narciso), una famiglia ‘vicina’ a quella più nota delle Liliaceae, fra cui rientrano il veratro, il colchico, il tulipano ed i gigli. Dalla composizione in specie di queste due famiglie si comprende fin da subito che si tratta di piante e fiori tossici e pericolosi per l’uomo in caso di ingestione.
La forma biologica di entrambe le piante, come sicuramente è noto nelle Liliaceae per chi si interessa anche solo un pò di giardinaggio e fiori, è di una geofita bulbosa: sono praticamente piante perenni che trascorrono la stagione invernale inattive, grazie ad un bulbo di riserva, che altro non è che un fusto sotterraneo modificato al fine di incamerare le sostanze di riserva, per permettergli di fiorire e fruttificare l’anno successivo. Sono accumunate anche dall’habitat in cui si trovano, ed infatti facilmente si trovano vicine l’una all’altra. Prediligono i boschi umidi, ricchi di humus, tendenzialmente sciafili (amano l’ombra), distribuiti dalla pianura fino al piano montano, attorno ai 1200 m circa. Distribuito in quasi tutta l’Italia il bucaneve, mentre solo al nord e poco al centro Italia il campanellino. Anche il periodo di fioritura è simile, con il bucaneve che però inizia a fiorire in alcuni casi già a fine dicembre fino ad aprile, mentre il campanellino da febbraio ad aprile.
Questi due fiori sono accumunati anche dalla loro etimologia: in entrambi i casi infatti il nome fa riferimento al colore ed alla stagione della fioritura. Per il bucaneve Galanthus deriva dal greco ‘gala’ = latte e ‘anthos’ = fiore, quindi fiore bianco come il latte, mentre nivalis fa riferimento alla fioritura spesso in mezzo alla neve. Per il campanellino Leucojum deriva da ‘leukos’ = bianco e ‘ion’ = viola, e fa riferimento al colore bianco del fiore e alla sua profumazione, mentre vernum indica chiaramente la primavera, periodo in cui fiorisce.
Infine per entrambi i fiori si trovano molti riferimenti storici e mitologici, qualcuno di più per il bucaneve. Fra i tanti citiamo una festa religiosa ed una pagana: la festa della Candelora (2 febbraio), che corrisponde alla presentazione di Gesù al Tempio, e chiamata della Candelora in quanto in questa festa si benedicono le candele, e la festa irlandese di Imbolc (o Oimelc o Imbolic, 1 febbraio), festa originariamente legata alle pecore da latte, che in questo periodo partorivano gli agnellini. Anche per la festa di Imbolc era tradizione accendere lumini e candele. Entrambe le feste, quindi, ricordano l’inizio di qualcosa, o il nuovo inizio, così come i bucaneve ed i campanellini segnano la fine dell’inverno e l’inizio della bella stagione.