Lumignano: Monte della Croce, Eremo di San Cassiano e Broion (Colli Berici – VI)
GRUPPO/ZONA: Colli Berici – Lumignano
DISLIVELLO: 500 m
TEMPI: 3 ore intero percorso, soste escluse
DIFFICOLTÀ: E (escursionistico)
PERIODO CONSIGLIATO: Autunno – inverno – primavera; sconsigliato il periodo estivo
CARTOGRAFIA CONSIGLIATA: Cartografia IGM – Carta d’Italia 1:25.000 Montegalda (eventualmente anche Arcugnano)
PUNTO DI PARTENZA: Lumignano (VI), piazza di fronte alla chiesa
ACCESSO STRADALE
La via più veloce per arrivare a Lumignano è percorrere la nuova A31 fino all’uscita di Longare-Montegaldella, (eventualmente percorrendo l’A4 prendere il raccordo per l’A31 direzione Rovigo, l’uscita di Longare-Montegaldella è la prima che si incontra dopo circa 6km). Usciti dall’autostrada prendere la direzione per Longare, percorrendo un tratto della SP247, e poco dopo si trovano le indicazioni per Lumignano. Seguire la strada fino alla chiesa di Lumignano, fronte alla quale ci sono diversi parcheggi. Nel caso il parcheggio fosse pieno proseguire per via Villa (che ricalca la partenza dell’itinerario) e troverete un piccolo parcheggio a sinistra dopo 200m circa o poco più avanti indicazioni di parcheggio sulla sinistra, seguendo una strada laterale.
BREVE DESCRIZIONE
L’itinerario proposto parte dalla piazza principale di Lumignano, nota località dei Colli Berici, famosa per i bisi (piselli), oltre che fra gli sport outdoor soprattutto per l’arrampicata. Fra i molti alpinisti che hanno scalato queste bellissime pareti vi è da citare senza dubbio Renato Casarotto (1948-1986), nato nella vicina Arcugnano e purtroppo morto in un tentativo di scalata dello sperone sud-ovest del K2, la Magic Line, cadendo in un crepaccio a poca distanza dal campo base.
Parcheggiata l’auto nella piazza del paese, difronte alla chiesa (da notare una bella fontana con antico lavatoio) ci si dirige verso nord in direzione della contrada Molini, dove partono i sentieri n.2 e n.3 diretto al Monte della Croce (anche chiamato Monte alla Croce, 243 m, massima elevazione della giornata). Alla partenza del sentiero è ben visibile la parete rocciosa del Dente di Lumignano, un’antica scogliera marina di età oligocenica, formatasi trai 25 e 35 milioni di anni fa. Il sentiero inizia a salire in maniera più decisa, fino a sbucare dopo 45minuti – 1 ora circa in una bella piana coltivata, ed in breve, dopo un’ultima salitina, si raggiunge la cima, con l’evidente croce in legno. A questo punto si abbandona la traccia del sentiero n.3 sulla sinistra e si continua per il n.2, che prima si addentra in piano in un bosco più fitto e poi inizia a scendere in maniera più ripida in direzione del paese (questo è l’unico tratto su cui prestare un po’ di attenzione, data la pendenza).
Dal punto di vista vegetazionale il bosco è dominato essenzialmente dalla roverella (Quercus pubescens) e dal carpino nero (Ostrya carpinifolia), specie presenti qui nei Berici come in tutta la parte basse delle Prealpi Venete. In queste zone compaiono però specie xerotermofile, dato il clima caldo e secco che caratterizza in maniera differenziale i Colli Berici (oltre che varie zone dei Colli Euganei) rispetto alle altre zone pedemontane del Veneto. Queste specie, che si trovano più facilmente sui versanti ripidi e spogli, con un’accentuata esposizione solare e con una certa siccità, sono il terebinto (Pistacia terebinthus), lo scotano (Cotinus coggyria) e il bagolaro (Celtis australis). Dopo circa 20 minuti di discesa, quando ormai si è in vista della strada del paese, si incrocia sulla destra un sentiero proveniente dalla piazza del paese (seguendolo si ritorna all’auto in 5 minuti). L’itinerario proposto prevede di seguire verso sinistra il sentiero, che si addentra quasi pianeggiante nella valle in direzione dei covoli del Broion. In questa zona, come nelle pareti difronte, sono numerosi i covoli, grotte naturali presenti in tutta l’area di Lumignano, in cui si può trovare l’unica specie endemica dei Colli Berici, la Saxifraga berica.
Lungo il sentiero, dopo circa 10 minuti, si trova sulla sinistra una deviazione che porta in breve all’Eremo di S. Cassiano, di proprietà del Conte Alvise Da Schio (effige di famiglia proprio all’entrata, aperto di norma la prima domenica del mese). L’edifico è stato probabilmente costruito nel XVIII secolo, ma inglobando una precedente chiesa dedicata a S. Cassiano, eretta probabilmente nel VI-VII secolo, in cui si ritrovano tredici sepolture, di cui dieci ancora visibili. Riprendendo il sentiero si giunge nel fondo di una valle, oltrepassata la quale si prende il sentiero n. 3 e n.4 che costeggia la parte inferiore del Broion. In questa area vi sono diversi covoli, in cui sono state trovate importanti testimonianze preistoriche (gli scavi sono ancora in corso), sia per quanto riguarda gli aspetti floristici e faunistici sia per la presenza dell’uomo, che frequentava le caverne naturali. Dovremmo parlare di uomini al plurale più che al singolare, in quanto in queste caverne si sono ritrovate testimonianze della presenza sia dell’uomo di Neanderthal (Homo neanderthalensis, presente in Europa fra 200.000 e 40.000 anni fa) sia dell’uomo moderno (Homo sapiens), arrivato in Europa circa 35.000 anni fa.
CARTINA
NOTE
La zona di Lumignano, Costozza e Longare è famosa, oltre che per il già citato biso di Lumignano, anche per i suoi vini: troverete diverse cantine da visitare e per per portare a casa una bottiglia, fra cui vale la pena di visitare la Villa da Schio a Costozza (http://www.costozza-villadaschio.it/new/ita/index.html). Una fermata consigliata per un panino è al Covolo, appena dopo il centro di Costozza verso Lumignano. Non ultimo tutta la zona è ricca di numerose Ville Vicentine, alcune delle quali sono visitabili (http://villevenetetour.it/default.aspx).